Un quartiere in crescita, ricco di iniziative e di “mixité” (per i francesi, il legame che si crea tra un territorio e la sua rete di servizi sociali). Ma anche un quartiere in cui la convivenza non è sempre facile. E che potrebbe cambiare anima perché, lamenta qualcuno, “lo stanno vendendo ai ricchi”.
Dergano, spesso alla ribalta per la sua vivacità, vive di queste contraddizioni. Non a caso è stato vivace anche il dibattito scaturito dall’assemblea di prossimità che si è tenuta la sera di lunedì 10 ottobre in piazza Dergano.
L’appuntamento, che tocca a turno tutti i quartieri del Municipio 9, ha uno schema collaudato: i cittadini prendono la parola, i rappresentanti di Municipio, Comune e forze dell’ordine ascoltano, l’assessore comunale alla Sicurezza Marco Granelli dà un primo aggiornamento sulle maggiori questioni trattate e per una risposta più strutturata si prevede un secondo incontro a distanza di alcuni mesi.
Di cosa hanno parlato i tanti cittadini derganesi intervenuti?
Di diversi temi, che gli organizzatori della serata (coordinati da Gina Bruno del “Nuovo Armenia”) hanno raggruppato in cinque macroaree: ambiente, servizi, abitare, spazio pubblico e infanzia.
Particolarmente sentito il tema casa, con i prezzi di acquisto e affitto in forte crescita. Ma si è parlato anche di sporcizia, traffico, pedonalizzazioni nelle zone più frequentate dai bambini e del futuro di alcune strutture storiche, dall’ex ospedale Bassi a Villa Taverna.
Il dibattito si è acceso sull’intensa vita notturna, soprattutto estiva, dei giardini Cesare Pagani. Il disagio di molti residenti della zona (tra le vie Brivio, Carafa e Conte Verde) aveva già portato nel recente passato a proporre al Comune una recinzione dell’area, per limitare il fenomeno delle feste molto affollate che si protraggono anche negli orari destinati al sonno.
Granelli ha promesso che il problema verrà affrontato sia sul piano del contrasto ai comportamenti scorretti, con l’impiego di maggiori e più giovani risorse in forza alla Polizia locale (500 unità in più da qui al 2024), sia attraverso una relazione più stretta con i consolati delle nazioni di provenienza delle comunità straniere più coinvolte nella vicenda.
Il tema affitti è stato poi trattato dall’assessore come tema di tutta Milano. «Appena un quartiere vede crescere la sua vivibilità – ha commentato – i prezzi salgono con il rischio di espellere tanti cittadini». Un pericolo che nemmeno l’housing sociale riesce sempre a contrastare, e che va affrontato guardando anche agli esempi di altre realtà europee.
Sul tema pulizia, arriveranno grazie a nuovi appalti più cestini e bagni chimici. Via libera anche alle possibili pedonalizzazioni e alla cosiddetta “Zona 30”, già vigente nel cuore del quartiere. Trenta, oltretutto, non è solo la velocità massima consentita ma anche il numero degli incidenti gravi che avvengono ogni giorno a Milano. Proprio da questo dato è partito Granelli per spiegare la necessità di proseguire la sperimentazione.
In apertura di incontro Anna Moro, ricercatrice del Politecnico, ha analizzato alcuni dati che evidenziano delle precise peculiarità di Dergano: quartiere molto giovane (un quarto della popolazione ha tra i 18 e i 34 anni) e molto multietnico, con un 34% di persone non nate in Italia (la media cittadina è del 20%). Interessante anche il dato sulle famiglie composte da una sola persona: ben il 60%.
Sul fronte dei redditi, in aumento sia il numero dei ricchi che quello dei poveri. Una polarizzazione che schiaccia il ceto medio, ed è probabilmente il dato più in linea con il resto della città.