Una foresta nata spontaneamente, là dove per oltre un secolo erano “fiorite” solo le attività industriali. Ora questo verde cresciuto nell’abbandono, nell’area delle vecchie Officine del gas della Bovisa, potrà avere un futuro grazie al patto di collaborazione firmato tra Comune di Milano e una serie di realtà del territorio: Terrapreta APS, Museo di Storia Naturale, Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri-Consiglio Nazionale delle Ricerche, Italia Nostra Onlus e Progetto Natura Onlus.
L’accordo disciplinerà le attività di osservazione e monitoraggio della biodiversità dell’area verde della cosiddetta “Goccia” (dalla forma dell’area dei gasometri Milano Bovisa).
In quest’area di circa 16 ettari, terminata ogni attività industriale tra gli anni ‘80 e ‘90, si è sviluppata una vegetazione spontanea. Un processo di “rinaturalizzazione urbana” grazie al quale è possibile cancellare le presenze inquinanti nel terreno. Obiettivo del patto è proprio individuare tecniche e modalità per sperimentare questo processo di bonifica naturale dell’area.
Ideatrice e promotrice del progetto è l’associazione Terrapreta, composta da nove giovani professionisti e specializzata nella promozione di soluzioni naturali per proteggere gli ecosistemi, con particolare attenzione alle aree post-industriali.
Negli ultimi anni un ricco lavoro di informazione e sensibilizzazione su quest’area verde è stato portato avanti dal Comitato La Goccia, un gruppo di cittadini molto critico verso l’accordo siglato tra Comune e Politecnico per la realizzazione di un campus universitario, giudicato troppo invasivo e poco rispettoso della vegetazione presente. Una battaglia portata avanti anche a colpi di ricorsi. Terrapreta porta avanti un altro percorso: «Certamente - spiega Stefano Zoli - il nostro progetto nasce anche sulla scia del lavoro fatto dal Comitato. Ma noi oggi scegliamo un approccio propositivo, di rapporto con le istituzioni».
Nello specifico del patto, il Comune di Milano avrà la custodia dell’area e la direzione dei rapporti tra tutti i soggetti partecipanti. A Terrapreta - che nel 2021 ha creato il laboratorio multidisciplinare di ricerca Osservatorio la Goccia, avviando una prima mappatura della vegetazione spontanea - è affidato il compito di coordinamento operativo sul campo. Le altre istituzioni avranno diversi compiti legati alle rispettive competenze.
Il patto di collaborazione, che ha la durata di 36 mesi, è stato presentato mercoledì 28 settembre a Palazzo Marino, alla presenza delle assessore comunali Elena Grandi (Ambiente e Verde) e Gaia Romani (Partecipazione) e dei rappresentanti di tutte le realtà coinvolte.