Viabilità, sicurezza, verde. L’assemblea di prossimità del 13 giugno in Piazza Schiavone ha confermato l’importanza di questi temi per i cittadini della Bovisa. L’appuntamento, giunto alla sua terza tappa dopo Bruzzano e Comasina, ha seguito il suo schema ormai collaudato, con i cittadini che segnalano problemi e proposte e le istituzioni che ascoltano, prendono nota e in un successivo incontro presentano le proprie risposte. Dal lato dei cittadini, il comitato di quartiere Bovisattiva ha raccolto le istanze maggiori, per poi passare la parola a diversi interventi di altre realtà. Ad ascoltare, la presidente Anita Pirovano e l’assessore ad Ambiente e Mobilità sostenibile Mario Esposito per il Municipio 9, l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli per il Comune. I lavori sono stati introdotti da Andrea Motta, presidente della Commissione Territorio in Municipio.
Dicevamo, innanzitutto il traffico. Molto intenso soprattutto su Piazzale Lugano (anche per via delle molte macchine in entrata, anche di studenti universitari) e complicato dalla scarsa presenza di parcheggi.
E per le bici? Qui il tema è caldo. Nelle ultime settimane ben due volte centinaia di cittadini sono scesi in strada per chiedere che il Comune tenga fede a un impegno già preso, la ciclabile sul Ponte della Ghisolfa che fu approvata con stanziamento di 250mila euro nel bilancio partecipativo del 2018. Una soluzione che, alla luce dell’intenso traffico di bici sul cavalcavia, risolverebbe anche un problema di sicurezza.
Anche in via Cosenz c’è una viabilità difficile, per via di una rotatoria promessa e non ancora realizzata. Ma nella stessa via c’è soprattutto un problema di sicurezza, legato alla presenza di uno spazio verde (all’angolo con via Bovisasca) che dovrebbe essere dedicato ai giochi dei più piccoli e invece è monopolizzato da poco rassicuranti bivacchi. Nonostante la recente risistemazione, anche su Piazza Schiavone sono arrivate segnalazioni di degrado, soprattutto per la sporcizia e l’erba non sempre tagliata con puntualità.
C’è poi, in ultimo, chi ha lamentato l’assenza di strutture sportive, limite che porta alla lunga i giovani del quartiere a spostarsi, e quindi a radicarsi, altrove.
Marco Granelli nelle sue risposte è partito dal tema sicurezza. La polizia locale, oltre all’aumento di organico promesso in campagna elettorale e già in atto, ha bisogno anche di un ringiovanimento, per consentire una maggiore presenza di personale sulle strade. A questo obiettivo saranno dedicate le prossime assunzioni (90 nella prossima tranche di luglio).
Passando alla viabilità, l’assessore alla Sicurezza ha approfondito il tema Ponte della Ghisolfa, troppo stretto nella parte centrare per consentire la realizzazione di una “ciclabile leggera” (ossia semplicemente “disegnata” sul terreno). Occorrerà, per tenere fede all’impegno già preso, un intervento strutturale al quale l’assessora alla Mobilità Arianna Censi sta già lavorando, pur essendo ancora prematuro indicare delle date.
Più generale il tema “parcheggi”. «Se lo spazio pubblico lo usano solo le auto, viene meno per tutte le altre funzioni pubbliche», ha sostenuto Granelli, parlando del nuovo piano del Comune che prevede parcheggi soprattutto sotterranei, così da rendere fruibile da tutti lo spazio in superficie.
Sulla pulizia stradale, il mandato del Comune ad AMSA è quello di aumentare la presenza in città di cestini. A questo si aggiungeranno telecamere e appostamenti per sanzionare chi conferisce in modo scorretto i rifiuti ingombranti. Ultimo impegno sulla manutenzione delle strade: «Stiamo cercando di migliorare gli standard di qualità a cui sottoporre le imprese».
Cenno finale ai due grandi progetti del quartiere, “Reinventing Cities” e “Campus Bovisa”, per il quale è già iniziato l’insediamento dei cantieri e la presentazione dei lavori avverrà a luglio.
In conclusione “Bovisattiva” ha ricordato l’importante passo avanti fatto per una battaglia-simbolo del comitato, quella per la salvaguardia di Villa Pogliani: il Municipio 9, come ha confermato l’assessore Esposito, ha assecondato la richiesta di vincolo architettonico alla Sovrintendenza, onde evitare che una villa di pregio come quella di via Prestinari possa trasformarsi, come paventato, in un supermercato.