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Quartieri
Giovedì una nuova spedizione di solidarietà verso il confine ucraino
Riparte la carovana di Rob de Matt e Refugees Welcome
Federico Russo | 15 marzo 2022

La “carovana” di Rob De Matt è pronta a ripartire per il confine ucraino. La prima spedizione dello scorso weekend è stata un successo, grazie anche alla collaborazione di tanti donatori.
Ora, tra mercoledì 16 notte e giovedì 17, è fissata una nuova partenza. Ai compagni di viaggio già consolidati, Refugees Welcome Italia e St.Ambroeus, si aggiunge Filt-Cgil Milano Lombardia. I pullman diventano due e i van quattro. Non cambia la destinazione: si arriverà sempre a Przemysl, la cittadina polacca di confine in cui si sono riversate migliaia di persone in fuga dalla guerra.  Soprattutto non cambiano le finalità: portare aiuti, collaborare all’organizzazione dei soccorsi e trasportare al ritorno un gruppo di persone che, grazie a Refugees Welcome, potrà contare sull’accoglienza di tante famiglie.  Con la prima spedizione sono già state accompagnate 51 persone (43 in Italia).

Rob de Matt, fedele alla sua missione che lo vede sempre in prima linea di fronte alle emergenze sociali della nostra epoca, ha dato il suo contributo con ben sei persone. A Edoardo Todeschini, chef fondatore del ristorante-bistrot di Dergano, affidiamo una testimonianza di questa esperienza.
«Al confine abbiamo trovato una situazione drammatica, ma c’è un grande sforzo organizzativo immenso che mitiga la sofferenza dei profughi.  
La struttura umanitaria, ben riscaldata, è situata in un ex centro commerciale messo a disposizione dal Comune. Ogni ex negozio è stato trasformato in spazio per l’accoglienza.
Più di tutto mi ha colpito la compostezza e la dignità di un popolo. Non ho visto mai lamentarsi nessuno. E parliamo di 5mila persone».

La “brigata di cucina” era partita con una precisa finalità: preparare i pasti per questo immenso flusso di gente. Poi il lavoro si è rivelato più complesso. «Abbiamo dovuto fare di tutto, dalla consegna dei beni allo smistamento dei rifugiati. Paradossalmente, la preparazione del cibo è stata forse la cose meno importante. Ma dipende dal fatto che eravamo in una realtà già molto organizzata. A ogni modo abbiamo lasciato tanta pasta e attendiamo le foto per vedere come l’hanno cucinata… magari non sarà il massimo, ma non importa! (ride)».

Dello smistamento delle persone si occupa anche la nostra Protezione Civile. La “diaspora” ucraina degli ultimi decenni favorisce per molti la scelta della destinazione. Si va dove ci sono già parenti e amici. «L’85% di loro - racconta ancora Todeschini - sapeva già dove andare. Chi invece non ha una meta non viene in Italia, sceglie Paesi più ricchi come Svezia o Germania».

Dicevamo della solidarietà del quartiere, che si sta già riattivando in vista di questa nuova spedizione. Servono latte in polvere, omogeneizzati, pannolini, snack, vestiti  e materiale medico nuovo (sciroppo per la tosse, cerotti, bende, disinfettanti, assorbenti). Si raccoglie, presso la sede di Rob de Matt in via Butti 18, fino a mercoledì sera.
Chi invece vuole donare trova qui tutte le indicazioni.

Questa corsa alla solidarietà è per Edoardo l’aspetto più bello. «La raccolta è andata finora benissimo,  per noi è una conferma importante perché questo vogliamo essere: un punto di riferimento solidale per tutta la comunità. È stato grazie alle tante donazioni ricevute se quella che in un primo tempo poteva essere solo una “macchina squattrinata” si è trasformata in una carovana stupenda».

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