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La presentazione dei dati è avvenuta presso il Teatro Munari
Municipio 9 e cultura: i risultati di “Parola agli abitanti”
Federico Russo | 8 settembre 2021

Il “fruitore tipo” della cultura nel Municipio 9? Innanzitutto, nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di una fruitrice. Altri aspetti: partecipa almeno quindicinalmente a iniziative, predilige teatro e cinema, si informa soprattutto sul web, frequenta perlopiù luoghi fuori dal suo quartiere, vorrebbe più spazi aggregativi ed è abbastanza disponibile a partecipare in futuro all’organizzazione di eventi.
Questo, in estrema sintesi, quello che emerge da “Parola agli abitanti”, il questionario sulla cultura di cui sono stati presentati i risultati lo scorso 6 settembre presso il Teatro Munari, alla presenza degli assessori alla Cultura Filippo Del Corno per il Comune e Raffaele Todaro per il Municipio.
L’iniziativa, realizzata dal Teatro del Buratto e dall'Associazione Via Dolce Via su richiesta del Municipio 9, aveva coinvolto dal 22 febbraio al 31 marzo scorso i cittadini di Dergano, Bovisa, Affori, Niguarda e Pratocentenaro.
Proprio da questo coinvolgimento viene un primo dato soddisfacente. Gli organizzatori si erano prefissi un “obiettivo mille” che è stato superato (benché “di corto muso”, come direbbe Massimiliano Allegri…): ben 1005 infatti le persone che hanno risposto all’invito accedendo al questionario online, rispondendo alle domande e in molti casi aggiungendo commenti liberi. La mole di risposte ha reso più impegnativo il lavoro di Marta Galli che, coadiuvata da Naima Comotti e Teresa De Martin, ha analizzato i dati e li ha commentati davanti al pubblico del Munari.

Un paio di dati meno soddisfacenti ci sono e non sono stati taciuti. Il desiderio di coinvolgere soprattutto persone che solitamente non fanno vita culturale non è stato pienamente raggiunto: chi ha compilato il questionario è risultato essere al 64% un frequentatore assiduo, almeno quindicinale, di eventi. Ed è, nel 92% dei casi, un cittadino italiano nato in Italia. Dunque anche il coinvolgimento delle numerose comunità straniere del territorio si può considerare modesto.
Altri numeri evidenziano dati di fatto già riscontrati empiricamente: larghissima maggioranza femminile (72%) e forte presenza (34%) di Dergano. Risultato, quest’ultimo, che si spiega con il radicamento in questo quartiere di molte delle realtà che hanno sostenuto l’iniziativa. Non a caso, sono a maggioranza di Dergano anche coloro che dichiarano di frequentare le iniziative del proprio quartiere (41%). Però, come anticipato, stiamo parlando di una minoranza: il 75% fa vita culturale a Milano ma in altre zone della città. Ma quel 20% che invece frequenta gli eventi più vicini si dichiara soddisfatto, con diverse gradazioni, per un complessivo 62%. I più soddisfatti in assoluto, tanto per cambiare, sono i derganesi (72%). 

Il questionario ha dedicato una particolare attenzione ai bisogni culturali e aggregativi di bambine e bambini. Alla domanda “In periodi senza restrizioni cosa fai durante il tuo tempo libero in compagnia di figli/figlie e nipoti?” le risposte multiple hanno evidenziato che il 92% delle persone trascorre questo tempo all’aperto, mentre un 28% fa sport e un 62% frequenta spazi con attività culturali (teatro per un 76%, cinema per un 69%, mostre per un 64%).

Quali miglioramenti sarebbero graditi? “Più spazi aggregativi dedicati alla cultura” in 619 risposte, “Migliore comunicazione” in 600, “Diversificare l’offerta” in 558. Dunque, per più della metà dei partecipanti sarebbe necessario un investimento da parte di pubblico e privato per una crescita dell’offerta sul territorio. La richiesta di diversificazione è legata in particolare al coinvolgimento di diverse fasce di età (bambini, adulti, anziani) con diverse esigenze e soprattutto diverse disponibiltà di giorni e orari.
Ovviamente, il Covid ha cambiato il modo di vivere gli spazi culturali e il questionario recepisce questo cambiamento. Se per un 53% dei rispondenti il periodo di restrizioni ha fatto accrescere il desiderio di convivialità e socialità, una percentuale più o meno uguale (ancora risposte multiple) dichiara di avere più paura a frequentare luoghi pubblici (38%) e minori possibilità economiche (15%).
Le circa 300 risposte aperte lasciate dai partecipanti sono state raggruppate in 7 aree tematiche. Le più importanti per numero di suggerimenti sono le categorie “Spazi e momenti di aggregazione” e “Verde, natura, sport e benessere”.
Quanto è diffusa la volontà di farsi coinvolgere direttamente? L’ultimo dato del questionario ci dice che 376 persone hanno dato la loro disponibilità, lasciando un contatto, a partecipare a un gruppo di lavoro che si occupi di proporre, ideare e organizzare le attività dedicate ai più piccoli sul territorio. Un numero incoraggiante, che dà allo stesso questionario una prospettiva per il futuro.

L’analisi completa dei dati verrà pubblicata nei prossimi giorni sul sito del Teatro del Buratto.
“Parola agli abitanti”, lo ricordiamo, è stato realizzato con la partecipazione di  Rob de Matt, Mamusca, Nuovo Armenia, La Scighera, Meraki desideri culturali e il sostegno delle associazioni As.Co Affori, BovisAttiva e AsCoArt Niguarda.

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