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Quartieri
Portata in Commissione municipale la voce di chi non vuole rinunciare a uno spazio verde
“Giardino della Resistenza” di Dergano: il “no” dei cittadini al parcheggio
Federico Russo | 23 aprile 2021

Un piccolo spazio verde in un piccolo quartiere, accanto a una piccola piazza. Se la vicenda del “Giardino della Resistenza” a Dergano sta creando interesse e partecipazione non è, probabilmente, per una questione di dimensioni quanto piuttosto per un’idea di territorio e di spazio pubblico.  Non a caso, diversi cittadini hanno assistito e preso parola ieri sera durante la seduta in videoconferenza della Commissione municipale che si occupa di mobilità e verde, convocata appositamente per discutere della questione.

La vicenda era iniziata nella stessa sede lo scorso 9 aprile, quando alcuni commercianti del quartiere avevano presentato un progetto per realizzare 15 parcheggi al posto del giardino di cui sopra. La proposta, sposata dalla maggioranza di centrodestra, era motivata da una necessità riconosciuta dai più: a Dergano i parcheggi scarseggiano, le due riqualificazioni urbane del 2018 e del 2020 (ancora in atto) hanno contribuito a diminuire sensibilmente i posti auto a disposizione. Ma immediata è partita la sollevazione di molti cittadini, convinti che la soluzione non possa essere la rinuncia al verde e agli spazi sociali. La petizione online “Salviamo il Giardino della Resistenza di Dergano”, partita dal basso, ha raccolto in pochi giorni 450 firme.
Nel dibattito “social”, seguito nei giorni successivi, si è discusso di vari temi: dello stato di conservazione del giardino, che avrebbe senz’altro bisogno di una riqualificazione (ma negli ultimi due anni sono stati piantati nuovi alberi ed è stata potenziata l’illuminazione); del commercio nell’area di Piazza Dergano, che è “di prossimità” e dunque raramente richiede l’uso dell’auto;   del dovere di difendere una testimonianza storica come il lungo murale che attraversa il giardino e ricorda il sacrificio dei cittadini, anche derganesi, nella lotta partigiana.

Grazie, probabilmente, anche a questa mobilitazione la maggioranza municipale ha accettato di allargare il discorso, rendendosi disponibile a rinunciare alla proposta del parcheggio a patto che si trovino, con l’intervento del Comune, nuovi spazi auto nelle via adiacenti alla piazza.
Teatro della discussione, come detto, è stata la successiva seduta della “Commissione istruttoria 1”, tenutasi ieri sera in videoconferenza aperta a tutti i cittadini interessati.  I rappresentanti della maggioranza, dal presidente del Municipio Lardieri al presidente della Commissione Bizzotto, hanno usato toni concilianti all’insegna del “troviamo insieme una soluzione”. Bizzotto, nella sua introduzione, ha portato il “Piano aria e clima”, recentemente varato dal Comune di Milano, come prova della necessità ecologica di creare nuovi parcheggi, onde evitare l’inquinamento da ricerche inutili e prolungate. Ma dall’opposizione, in particolare dai consiglieri Silva e Melone di “Milano Unita”, è stata rigettata l’idea che questo argomento possa essere utilizzato per cancellare un’area verde. Motta per il PD ha ribadito come la necessità di parcheggi non riguardi più di tanto il commercio, e di conseguenza possa essere soddisfatta anche nelle vie limitrofe (a cominciare da via Manzotti, interessata da un progetto del Comune, fino alle vie Legnone e Besozzi).
L’intervento di cittadine e cittadini ha arricchito molto la discussione perché non si è limitato a ribadire un principio (il verde non si tocca, semmai si migliora) ma è entrato anche nel vivo delle proposte (ad esempio la possibilità di aumentare le strisce gialle per i residenti) e addirittura delle azioni da intraprendere: la scuola dell’infanzia Catone, come annunciato da una delle maestre, potrebbe partecipare al bando comunale “Cura e adotta il verde pubblico” per prendersi cura proprio del “Giardino della Resistenza”.
L’incontro di ieri è servito senz’altro a dare voce a chi vive Dergano e vuole avere un ruolo attivo nelle sue trasformazioni. Ora il tema tornerà nella prossima seduta di Commissione, con la creazione di un testo da portare successivamente in delibera in Consiglio.

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