Anche il circolo ARCI “La Scighera” si dà da fare, in queste settimane, per portare aiuto a chi è in difficoltà nei quartieri dei Municipi 8 e 9. Lo fa all’interno delle Rete “AiutArci a Milano” ma mantenendo, come è sempre stato nei 14 anni di vita del circolo della Bovisa, un proprio profilo e una propria autonomia. Già il nome del progetto, #LaScigheraSolidarietàeLotta, chiarisce le intenzioni. C’è un obiettivo primario, raccogliere generi di prima necessità e distribuirli a chi ne ha bisogno. Ma c’è anche un obiettivo di fondo connaturato alla storia di questo luogo: esprimere una visione critica rispetto a ciò che sta accadendo, e costruire un’aggregazione sociale attorno alla propria azione. Fondamentale, da questo punto, la collaborazione con altre realtà del territorio come la “Brigata Lia” e “Ri-Make” altrettanto impegnate nelle iniziative di solidarietà. Silvia Pea, appartenente al collettivo della "Scighera", ci racconta come il circolo si è organizzato.
“Siamo una ventina di volontari, abbiamo fatto il corso di formazione online realizzato in collaborazione con Emergency. Lavoriamo su turni, dal lunedì al venerdì, suddividendoci tra chi rimane in sede per fare pacchi o ricevere segnalazioni e chi esce per la raccolta e la distribuzione”.
Come funziona la catena all’interno della rete?
“Le segnalazioni ci arrivano attraverso AiutArci e il circolo “Lato B”. Ma ci siamo dati un nostro obiettivo: creare un gruppo di famiglie da aiutare costantemente, sempre le stesse”.
Una sorta di “fidelizzazione” che richiede, come la stessa "Scighera" ha scritto in un proprio comunicato, la capacità di “diventare capillari, insediarsi nelle relazioni di vicinato e prossimità, esporsi, fare e cercare solidarietà”. Anche attraverso percorsi diversi da quelli già battuti.
“In un primo tempo anche noi avevamo pensato alla classica raccolta di cibo all’ingresso dei supermercati. Ma appunto perché lo stavano facendo già altri abbiamo preferito un’altra strada per noi più sostenibile: quella dei condomini”.
La raccolta condominiale è un’iniziativa a cui tutti possono aderire. A chi accetta di assumere nel proprio abitato il ruolo di “referente” si richiedono tre azioni:
- posizionare una cassetta, uno scatolone o una cesta in un punto di passaggio del proprio condominio in cui le persone possano lasciare generi alimentari, prodotti per l'igiene, per la pulizia della casa, per l'infanzia e per gli animali;
- stampare la locandina che si trova in fondo alla newsletter della "Scighera" e posizionarla ben in vista vicino alla cassetta;
- quando la cassetta è piena, contattare il circolo via mail o telefonicamente (i riferimenti sono in fondo all’articolo) e accordarsi per il ritiro.
Intanto, a che quota di pacchi siete arrivati?
“Ne abbiamo consegnati finora 40. Ogni pacco contiene pasta, riso, legumi, cibo in scatola, latte ed è pensato per il fabbisogno di una famiglia per una settimana”.
Esiste una tipologia particolare di famiglia che si rivolge a voi?
“Un 90% di chiamate arriva da famiglie straniere. Soprattutto collaboratrici domestiche rimaste senza lavoro a causa dell'emergenza COVID-19”.
Anche la “Scighera” in questo periodo, come qualsiasi altro luogo ricreativo, ha interrotto le sue attività. Ma, lo abbiamo già anticipato, c’è un filo rosso che lega l’impegno di queste settimane all’identità sociale di questo luogo di aggregazione.
“I volontari che stiamo coinvolgendo non hanno un mero ruolo di esecutori. Stiamo facendo loro formazione su come utilizzare le strutture della “Scighera” in modo che siano, alla pari delle persone del collettivo, parte integrante del progetto”.
Chi fosse interessato a fare da referente condominiale può scrivere a scigherasolidale@gmail.com o telefonare allo 02 48671300 (dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 14).