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Quartieri
La campagna della cooperativa che fornisce, anche ad Affori, servizi di inclusione sociale
"Accorciamo le distanze" con Cascina Biblioteca
Federico Russo | 15 aprile 2020

Cascina Biblioteca, in tutta Milano, è una cooperativa che si occupa di inclusione sociale, servizi alla persona e inserimenti lavorativi. Ma Cascina Biblioteca, nel Municipio 9, è soprattutto “Mixitè”, il centro educativo diurno minori inaugurato proprio l’anno scorso in questi giorni. La struttura, che si trova ad Affori in via Zanoli 15, ha rappresentato in questi mesi non solo un aiuto per tanti minori con disabilità e fragilità e per le loro famiglie, ma anche uno spazio aggregativo per tutto il quartiere. Non a caso il nome, Mixitè, viene dall’urbanistica francese e sta a indicare il legame che si crea tra una serie di servizi sociali e il quartiere che li ospita. E molte iniziative (corsi, incontri a tema, spettacoli teatrali) sono serviti proprio a coinvolgere i ragazzi (in tutto 16), aiutandoli a non sentirsi “pecore nere” e a iniziare un percorso di inclusione. 
Come era inevitabile, l’emergenza Covid-19 ha interrotto bruscamente questo percorso. Per molti, soprattutto giovani, che vivono una condizione di disagio e fragilità, ritrovarsi di colpo a non poter più frequentare i centri e non poter più incontrare amici, educatori e volontari ha avuto un effetto destabilizzante. 
“Il nostro è un lavoro di prossimità - ci racconta il coordinatore del progetto afforese Riccardo Ferrario – che comporta vicinanza e contatto con le persone. Doverlo interrompere è stato traumatico”. Come avete reagito? “Abbiamo impostato un lavoro di assistenza a distanza. Gli educatori, attraverso le videochiamate, hanno coinvolto i ragazzi in una serie di attività da svolgere insieme. Ad esempio tutorial dedicati a musica, ricette o altro”. 
Per le persone (circa 200) che lavorano per la cooperativa, il lockdown sta comportando un maggiore sforzo. “Molti lavoratori ed educatori – è ancora Ferrario a parlare – si sono anche resi disponibili per lavorare nelle residenze di Cascina Biblioteca. Tutti gli abitanti delle nostre case, infatti, non potendo frequentare i centri diurni, trascorrono l'intera giornata nella loro abitazione. È stato quindi necessario raddoppiare la copertura dei turni nelle case”. Oltre a questo altri interventi eccezionali sono stati attivati, ad esempio per garantire tutti i pasti (che sono raddoppiati), l'approvvigionamento di alimenti e farmaci, le pulizie. Più di 50, per fare dei numeri,  sono le famiglie che ogni settimana vengono raggiunte con la spesa a casa. E più di 60  quelle a cui vengono consegnate frutta e verdura delle cascine della cooperativa.  
Un impegno, fisico ed economico, che richiede un sostegno. Per questo Cascina Biblioteca ha creato la campagna di raccolta fondi “Accorciamo le distanze”. Per saperne di più si può andare sul sito della cooperativa. Cliccando su “Dona ora” dal pop-up che si apre è possibile accedere a tutte le informazioni sui numeri e le attività della cooperativa e sulle modalità per sostenerla. “Insieme trasformiamo la solitudine in solidarietà” è lo slogan scelto per la campagna. 
Nel frattempo, oltre a garantire assistenza e sostegno, la cooperativa lavora per progettare il futuro. “Stiamo studiando – conclude Ferrario – il modo per affrontare il “dopo”, con tutte le precauzioni del caso. Il lavoro da remoto che abbiamo intrapreso probabilmente dovrà proseguire anche con il graduale ritorno alla riapertura”. 

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