Un museo unico in Europa per viaggiare dentro il corpo umano. La Città della Scienza di Napoli incontra Corporea, dove la tecnologia avanzata e gli exhibits interattivi sul funzionamento del corpo, fanno divertire e apprendere piccoli e grandi visitatori. Guglielmo Maglio, responsabile delle aree espositive della mostra, si pronuncia così ai nostri microfoni in occasione del convegno Futuro Remoto:
'Corporea' è prima di tutto interattività.
"È così. Per i science center le mostre e le installazioni interagenti sono fondamentali, rappresentano un punto di partenza per creare empatia con il visitatore"
Qual è l'obiettivo della mostra?
"Anzitutto quella di dimostrare che il corpo umano - come tutti i sistemi complessi - è composto da parti interagenti tra loro, ma rigorosamente nel loro ordine. Mostriamo le connessioni presenti all'interno di tutti noi, sottolineando gli stili di vita da tenere e gli atteggiamenti giusti per il suo miglior funzionamento".
Come e quanto si è evoluta Corporea negli anni?
"Io lavoro qui da vent'anni, l'ho vista crescere. È stata progettata in base alle esigenze dei nostri stessi visitatori, ricercatori, medici e insegnanti. Una volta accolti abbiamo sentito le loro opinioni, decidendo insieme le caratteristiche del museo. Quella che vedete oggi è la conclusione di un lungo percorso in Città della Scienza. Anni di sperimentazione hanno creato questo collage di esigenze, vanto per Napoli e per l'Europa intera".
Cosa rappresenta la Città della Scienza?
"Un sogno ancora da realizzare, nato dalle ceneri del vecchio science center. Creare interesse nei confronti della scienza è il traguardo più grande, culminato in 'Futuro Remoto'. Un passo importante in questa direzione".