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Un webinar organizzato da Acli Bicocca ha presentato il progetto
3 milioni di piante: l’obiettivo di “Forestami”
Federico Russo | 22 luglio 2021

Obiettivo: 3 milioni di piante in più entro il 2030. Il numero non è casuale: si tratterebbe di un albero per ogni cittadino della Città Metropolitana di Milano. Una soluzione efficace per pulire l’aria e contrastare gli effetti del cambiamento climatico. A lavorare su questo obiettivo è “Forestami”, progetto nato da una ricerca del Politecnico e promosso da Città metropolitana di Milano, Comune di Milano, Regione Lombardia, Parco Nord Milano, Parco Agricolo Sud Milano, ERSAF e Fondazione di Comunità Milano.

Un webinar organizzato dal circolo Acli Bicocca ha permesso il 21 luglio di fare il punto della situazione su questo progetto che conta sulla collaborazione di 133 Comuni e ha finora raggiunto l’obiettivo di poco meno di 300mila alberi già piantati. 
Marzio Marzorati, presidente del Parco Nord, è partito dall’analisi di un contesto che vede già i cambiamenti climatici modificare lo stato di salute delle nostre città, come dimostra l’intensità dei nubifragi che periodicamente si abbattono su Milano e Città Metropolitana.
Gli effetti benefici della “forestazione urbana” sarebbero molteplici, dalla riduzione dell’effetto “isola di calore” all’aumento della biodiversità, fino alla creazione di posti di lavoro. Un albero adulto, per dare qualche cifra, assorbe 0,4 tonnellate di CO2 l’anno e produce ossigeno tale da coprire il fabbisogno annuo di 10 persone. Boschi e foreste possono contribuire ad abbassare la temperatura da 2°C a 5°C. La piantumazione prevista di 3 milioni di alberi (con un aumento del 30% rispetto alla situazione attuale) porterebbe, tra i vari risultati attesi, all’assimilazione dell’80% di tutta l'anidride carbonica prodotta in un anno dal Comune di Milano e alla diminuzione del rischio idrogeologico.
Ovviamente non si può piantare in modo casuale, la classe dirigente ha il dovere di farlo con strategia e oculatezza. Che è quello che ad esempio avvenne, lo ha ricordato lo stesso Marzorati, con il Parco Nord, nato in epoca post-bellica su aree industriali dismesse.

Dei rimboschimenti in atto (tra i vari Comuni coinvolti Trezzano S/N, Melzo, Paullo, Gaggiano) ha parlato Riccardo Gini, direttore Parco Nord e direttore tecnico di Forestami. Anche in questi casi si tratta moto spesso di aree abbandonate, con un lavoro di piantumazione che vedrà i suoi frutti nel giro di alcuni anni.

«Il progetto – ha commentato Beatrice Uguccioni, vicepresidente del Consiglio comunale milanese – ha una caratteristica insolita: una partnership molto trasversale». Avere in “Forestami” sia il Comune milanese che la Regione Lombardia significa far sedere allo stesso tavolo entrambi i maggiori schieramenti politici. Anche la contemporanea presenza di Parco Nord e Parco Agricolo Sud rappresenta una forte sinergia. L’obiettivo di questa collaborazione tra i soggetti promotori è costruire una visione strategica sul ruolo del verde nell’area metropolitana. Un lavoro per cui è previsto anche un ruolo della comunità. Nei prossimi mesi il progetto punterà a consolidare una partecipazione dei cittadini che è già forte e non si è interrotta nemmeno durante i mesi della pandemia, come dimostrano i contributi ricevuti da oltre 70mila persone. Attraverso l’attivazione di una rete di volontari e la collaborazione con associazioni e gruppi del territorio si proverà a far diventare sempre più “Forestami” un progetto partecipato e “popolare”.

Per avere tutte le informazioni sul progetto e su come sostenerlo: https://forestami.org/

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