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Presentato a Monza il progetto della Fondazione Alessio Tavecchio
Inclusione e sostenibilità con AgriparcoHub
Federico Russo | 30 May 2021

Si chiama AgriparcoHub, nascerà a Monza all’interno dell’agriparco “Accolti e Raccolti” della Fondazione Alessio Tavecchio e punta a diventare punto di riferimento per scuole, associazioni, enti e persone in condizioni di fragilità.  Un lavoro di inclusione destinato a svilupparsi lungo 5 linee guida: ristorazione, wine school, didattica, formazione e lavoro.

Al centro di questa struttura polifunzionale c’è la già citata Fondazione, impegnata dal 1998 in attività assistenziali verso persone anziane e disabili e in iniziative di sensibilizzazione. Il fondatore e presidente Alessio Tavecchio ha una storia personale che lo ha visto non arrendersi alle conseguenze di un grave incidente e raggiungere, da sportivo, le finali delle Paralimpiadi di Atlanta ’96.
Per il suo impegno è stato da poco nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica. Gli chiediamo innanzitutto di spiegarci cosa renda unico questo progetto.

«L’inclusione a 360°. In questa struttura le persone con disabilità saranno inserite in una realtà mista. Non facciamo distinzioni. La Fondazione ha nella sua mission la valorizzazione della fragilità di ognuno come risorsa per superare i propri limiti».

Il progetto prevede dei laboratori enogastronomici accessibili a tutti e un ristorante solidale che impiegherà dieci tra ragazzi e ragazze con varie fragilità.  Previste anche una “Scuola Natura” e una “Wine School”.
Il centro polifunzionale coinvolgerà anche le aziende, attraverso la possibilità di organizzare eventi e convention. Per le imprese, oltretutto, sensibilizzarsi sui temi dell'inclusione ha anche un vantaggio pratico: «Con noi - spiega Tavecchio - possono migliorare il loro rating legato ai parametri di sostenibilità definiti dall’Agenda 2030 dell’ONU. Un valore che gli investitori premiano sempre più spesso».

Dell’Agenda Globale per lo Sviluppo Sostenibile, approvata  nel 2015, vale la pena parlare perché tutto il progetto dell’agriparco ruota attorno a quei valori che l’ONU ha “tradotto” in 17 obiettivi, dai modelli sostenibili di produzione e consumo alla lotta al cambiamento climatico. I 12mila metri quadri di quest’area, inaugurata nel 2017 nel quartiere Libertà di Monza,  ospitano già un orto, un frutteto, un vigneto, un bosco e un giardino sensoriale, con una serie di attività didattiche accessibili anche alle persone con disabilità motorie. Determinanti alcune scelte culturali, come quelle di impiegare solo tecniche di coltivazione rispettose del territorio, incentivare la filiera corta ed educare a un’alimentazione più sana.

«AgriparcoHub - continua Tavecchio -  ancor più che per il progetto in sé, è importante per il contesto in cui si trova. Come area interamente dedicata al sociale, siamo forse la più grande in Europa. E il processo che portiamo avanti parte dal raccolto per arrivare alla preparazione dei cibi, fino al servizio in tavola». Dall’orto e dal vigneto proverranno infatti le materie prime per le lavorazioni dei laboratori.

L’agriparco “Accolti e Raccolti” ha ovviamente subìto nella sua attività degli ultimi due anni gli stop dovuti alla pandemia, ma i tempi di realizzazione dell’AgriparcoHub si annunciano più rapidi. Per ora c’è stata la conferenza stampa di presentazione del progetto, alla presenza del sindaco di Monza Dario Allevi che ha garantito il massimo appoggio.  I lavori di costruzione inizieranno in autunno, con l’obiettivo di inaugurare ufficialmente la struttura nel 2022. Per sostenere il costo totale del progetto (2,5 milioni di euro) è stata lanciata una campagna di raccolta fondi rivolta a persone e aziende.  

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