Chi possiede stufe, camini o forni a legna, nei propri immobili privati o nelle proprie attività, ha tempo fino al 1 marzo per registrare il proprio apparecchio in un database accessibile via internet dal sito del Comune di Milano. La decisione è dell’Amministrazione e arriva a seguito del “Regolamento per la qualità dell’aria”, approvato dal Consiglio comunale lo scorso 19 novembre, che introduce due censimenti obbligatori: il primo è rivolto ai proprietari di attività produttive alimentari e di ristorazione, che fanno uso di biomassa come legna da ardere, pellet, etc., che dovranno fornire informazioni relative al tipo di apparecchio utilizzato; il secondo è rivolto ai proprietari di immobili, che dovranno registrare i propri apparecchi di riscaldamento domestico localizzato, ad esempio le stufe se alimentate a gasolio, legna da ardere, carbone di legna, biomasse combustibili o biodiesel. In caso di nuove attività di ristorazione che facciano uso di biomassa, invece, l’impianto andrà registrato entro 30 giorni dalla data di presentazione della SCIA.
Tra le principali fonti emissive di polveri nocive per la salute dei cittadini, come il PM10 o il biossido di azoto, troviamo le combustioni dovute a:
- pizzerie con forno a legna;
- impianti termici alimentati a legna e simili;
- impianti termici alimentati a metano o gasolio;
- utilizzo di stufe, caminetti e cucine in ambito residenziale.
A questi vanno aggiunti altri fattori come il trasporto su strada di veicoli a motore, i processi produttivi, la produzione di energia, la combustione nelle industrie etc.
Qui maggiori informazioni sul Regolamento per la qualità dell'aria e su come registrare il proprio impianto.