Una favola inventata per il proprio bimbo, una scintilla creativa, un progetto editoriale totalmente autoprodotto che riesce a sfondare grazie all’apporto di tanti, amici e sconosciuti. Se è un miracolo, evidentemente la sciarpa protagonista di questa storia ha davvero qualcosa di “magico”.
Ma per Lisa Ghezzi, che vive a Dergano e si occupa di comunicazione per una Onlus di Milano, questo piccolo ma incredibile successo rappresenta, più che un miracolo, la realizzazione di un sogno. «Fin da bambina amavo scrivere e immaginavo il mio nome su una copertina», ci racconta. E ora questo libro, che di firme porta anche quelle delle sue compagne di strada Tiziana Piras e Tijana Arizanovic, si sta facendo parecchia strada. Si chiama “La sciarpa magica”, si può definire “albo illustrato per bambini” (età 3-8 anni) ed è una storia che nasce qualche anno fa, quando Lisa comincia a raccontare favole al suo primo figlio, Olmo.
«Le inventavo e le cambiavo, come nella più classica tradizione orale. Però avevo in testa questa idea della sciarpa, attorno a cui ho costruito una storia che ho raccontato a Olmo tante volte. E siccome a lui piaceva, ho provato a raccontarla anche ad altri bambini e a scriverla».
La storia, in estrema sintesi, parte da un gomitolo rosso e da un’anziana signora di nome Matilde che abita in una casetta in cima a una montagna rocciosa. In un giorno di neve Matilde comincia a sferruzzare fino a creare una sciarpa che si allunga, passa sotto la porta e attraversa la montagna. Di pagina in pagina incontra mondi e stagioni diverse: una bambina che va a scuola, orchi che hanno bisogno di toppe, gnomi che ne fanno una coperta. Il finale è aperto: se una sciarpa è magica, può diventare tutto. E qualsiasi bambino può inventare il suo finale.
Di questo racconto molto visivo Lisa aveva in mente ogni singolo fotogramma, ma per qualche anno il progetto finisce nel cassetto. Finché non accadono due eventi. Il primo totalmente privato: la nascita nel 2018 del secondogenito Timo. Il secondo evento, del 2020, è invece totalmente pubblico: il mondo intero deve chiudersi in casa, e tra i tanti incontri “a distanza” di quei mesi c’è quello di Lisa con Tiziana Piras, amica di lunga data e disegnatrice. «Si è creato un bellissimo processo creativo, una vera e propria scintilla. Ci siamo dette: “approfittiamo di questo momento in cui tutto è sospeso”. In quei mesi brutti Tiziana ha realizzato le tavole».
Il duo diventa un terzetto con l’aggiunta di Tijana Arizanovic, art director a cui spetta il compito di creare il libro, mettendo insieme parole e illustrazioni. «Nessuna di noi è editrice, abbiamo dovuto studiare parecchio, sfogliando tanti manuali e albi. Tutto, dal font alle scelte lessicali, è stato creato con attenzione».
A questo punto - e siamo all’inizio del 2021 – c’è tutto. In realtà “qualcosina” mancherebbe, visto che stampare ha un costo e il mondo editoriale non è così aperto verso gli esordienti. Però “un sogno te lo devi andare a prendere” si dicono Lisa, Tiziana e Tijana. C’è una parola magica quasi quanto la sciarpa, ed è “crowdfunding”, ossia finanziamento collettivo. Si calcola che occorrano almeno 2mila euro per stampare e rilegare. Grazie alla piattaforma “Produzioni dal Basso” l’obiettivo viene raggiunto, sorprendentemente, in pochi giorni. Partecipano amici, colleghi, ma anche sconosciuti attratti dal progetto. «È stato premiato l’entusiasmo, in un periodo in cui eravamo sfiduciati e spaventati. Questa partecipazione ha rappresentato la parte più bella di tutta questa avventura. Non ce l’aspettavamo». Quando a maggio si chiude la raccolta fondi, ci sono a disposizione 2800 euro. Abbastanza per partire con 500 copie.
Molti tra i “donatori”, peraltro, hanno aderito all’offerta più alta: quella che prevedeva, con una spesa minima di 15 euro, la consegna del libro a casa (20 con dedica personalizzata). È stato così garantito un bel numero di preordini, di cui adesso si stanno effettuando la spedizioni («c’è chi ci manda la foto appena lo riceve»).
Nel futuro più immediato ci sono progetti di collaborazione con asili, scuole materne e anche con un reparto di terapia intensiva neonatale.
Ma il primo, fondamentale passo è la promozione presso le librerie di Milano, con particolare attenzione a quelle indipendenti. La prima presentazione, il 9 settembre presso Villa Hanau, è stata organizzata da Mamusca e non poteva essere altrimenti. La caffetteria di via Davanzati è infatti un “luogo del cuore” per le tre ragazze, qui sono state corrette le bozze e qui sono state discusse riservatissime anteprime. Ma ora si vuole allargare il giro oltre il perimetro Dergano-Bovisa, territorio di tutte e tre le protagoniste di questa storia. «Alle presentazioni – conclude Lisa – vorremmo accompagnare dei laboratori. L’idea di fondo è che “la sciarpa magica non finisce mai”. Se la vedessi arrivare, cosa ne faresti? I bambini possono sbizzarrirsi a inventarla, disegnarla, ricrearla con qualsiasi materiale».