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Cultura
La presentazione giovedì 10 presso Villa Hanau
“Mangia bene, lavora meglio” con Myriam Sabolla
Federico Russo | 9 giugno 2021

«Il libro è la summa del mio lavoro: aiutare le persone a cucinare e mangiare senza stressarsi».
Già il titolo del libro, “Mangia bene, lavora meglio”, sintetizza perfettamente le competenze dell’autrice Myriam Sabolla, che nella vita è cuoca e professional organizer. Myriam è genovese di nascita ma vive a Dergano, dunque giocherà in casa giovedì 10 giugno alle 18.15, quando il suo libro sarà presentato nel giardino di Villa Hanau in via Guerzoni 38, nell’ambito della rassegna “Fuori i libri!” di Mamusca. Ne abbiamo parlato con lei in anteprima.

Da dove nasce l’idea del libro?
«Dalla mia storia. Come cuoca sono diplomata alla Joia Academy, la più importante scuola di cucina vegetariana in Italia, ma ho anche maturato un’esperienza professionale di comunicazione e formazione. Alla fine ho deciso di fondere le due cose: insegno a organizzarsi meglio quando si è ai fornelli, partendo dal fatto che spesso il problema è la mancanza di tempo. Ma l’obiettivo è anche quello di valorizzare la preparazione del cibo come momento di benessere e di stile di vita sano. Progetto e realizzo corsi e consulenze per privati e aziende. Tutta la mia attività è descritta nel blog “The food sister” che ho creato nel 2018. Con il libro ho fatto un passaggio ulteriore: mettere su carta il mio lavoro».

Com’è strutturato il libro?
«Ci sono 9 capitoli in cui affronto tutti gli aspetti dell’organizzazione in cucina, dallo spazio alla gestione del tempo. Nel capitolo finale c’è una serie di ricette, suddivise non per portata ma per tipologia di consumo. Si va dal cibo da mangiare con le mani a quello che non ha bisogno di essere conservato in frigo, dagli snack alle colazioni. Sono tutte ricette che non prevedono derivati animali: la considero una scelta inclusiva perché non discrimina nessuno.  Ma è anche una questione di impatto ridotto, di sostenibilità ambientale. Oltretutto, voglio sfatare il mito che le ricette vegetali richiedano troppo tempo. Non è così. Peraltro io ho selezionato piatti alla portata di tutti, non troppo esotici».

Non deve essere facile portare avanti il tuo insegnamento in un Paese in cui più o meno tutti si sentono cuochi…
«Sì, siamo il Paese della cucina, ma in realtà si cucina sempre meno! Solo 37 minuti al giorno, secondo le statistiche. Manca proprio il tempo. Non a caso i miei clienti sono in stragrande maggioranza donne, da sempre abituate a dover conciliare con grande difficoltà i tempi di lavoro, casa e famiglia. Aggiungo che, proprio perché siamo italiani e sentiamo il peso della nostra grande tradizione, spesso quando cuciniamo siamo esigenti, ipercompetitivi e questo aumenta lo stress».

Il fatto che i tuoi clienti siano in gran parte donne racconta qualcosa del nostro Paese.
«Eh sì, sulle donne continua a gravare il cosiddetto “carico mentale”, tutto quel lavoro di pianificazione e gestione domestica che si aggiunge al lavoro fuori casa. Controprova: i miei clienti uomini sono in gran parte padri separati che si trovano a dover cucinare per i figli».

Da chi pensi sia composto il target di questo libro?
«Da tutte le persone come me che hanno una vita incasinata! Io penso che il desiderio di realizzarsi in cucina sia ancora forte. Guarda cos’è successo durante il lockdown, nel momento in cui siamo stati costretti a rimanere in casa: lievito e farina sono spariti all’istante».

Soddisfatta dell’accoglienza ricevuta finora?
«Sì, riscontro molta curiosità e credo dipenda dal fatto che non ci si trova di fronte al classico ricettario. Io affronto un tema, quello dell’organizzazione, poco trattato in Italia. All’estero non è così. Negli USA, ad esempio, ci sono dei canali di YouTube appositamente dedicati al cosiddetto “meal prep”. Ma hanno un approccio, come dire?, molto americano, del tipo: “Si fa così. Punto”. Il mio approccio è diverso, più aperto all’improvvisazione».
 

“Mangia bene, lavora meglio. La cucina 100% vegetale per persone indaffarate”, Myriam Sabolla - Cairo Editore.

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