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Cultura
Al Parco Savarino la giornata di didattica all'aperto organizzata da "Via dolce via"
#tuttifuoriperlascuola: un’idea per ripartire
Federico Russo | 28 giugno 2020

Davvero è impossibile far rispettare ai bambini la regola del metro di distanza? Eppure non si tratta di una regola così diversa da quelle di tanti giochi che si possono inventare per più piccoli. Il mettere le cose in forma di gioco è un espediente che coi bambini può funzionare sempre. Anche, soprattutto, se c’è di mezzo l’insegnamento. E ancor più se il tutto avviene all’aperto. L’esperimento portato avanti sabato 27 presso il parco Savarino di via Livigno prova a mettere insieme tutto questo.

L’iniziativa, #tuttifuoriperlascuola, è stata organizzata da “Via dolce via”, associazione che riunisce tante realtà di Dergano. Tradizionalmente, “Via dolce via” a giugno è la festa che vede le vie Ciaia, Guerzoni e Davanzati riempirsi di banchetti, spettacoli e animazioni. Quest’anno il clima è diverso, e diverse sono pure le esigenze. Per tante famiglie il maggiore disagio del lockdown ha avuto un nome preciso: “didattica a distanza”. Una modalità resa necessaria dalle circostanze, ma cionondimeno escludente e riduttiva. Portare  bambini e adolescenti all’aperto può essere un’alternativa? #tuttifuoriperlascuola ha scommesso su questo, organizzando per tutta la giornata di sabato una serie di laboratori, a cui un gruppo di bambini in età scolare e pre-scolare ha potuto partecipare lungo varie aree del parco di via Livigno. Sette le realtà coinvolte: Granelli di psicologia, Chorós Teatro, Arkipelag, Karamogo, Mamusca, Egle Varisco e Officine Morghen. Il programma delle attività (l’elenco completo nel volantino tra le foto) ha spaziato tra teatro e musica, scienza e letture. I bambini hanno potuto misurarsi con laboratori dedicati “alla scoperta del piacere del gesto grafico” o “alle nozioni di base della geometria euclidea”. Il tutto con la collaborazione di professionisti dei vari settori. Un’interdisciplinarietà in cui è forte, anche nel gioco, l’elemento didattico. Aprire gli spazi - uscendo dalle aule -  e aprire la mente - uscendo dagli insegnamenti rituali - sono due attività che possono andare di pari passo e concorrere a rivedere un’idea di scuola di cui forse i limiti si erano già evidenziati. E l’emergenza di questi mesi li ha solo portati in superficie.   

La giornata del 27 (“una sorta di numero zero” ci dicono le organizzatrici) ha avuto soprattutto l’obiettivo di far conoscere a istituzioni politiche e scolastiche un progetto che potrà avere un suo sbocco pratico a settembre quando, con modalità ancora tutte da verificare, le scuole riapriranno. Non a caso sabato mattina al parco Savarino sono stati invitati anche alcuni dirigenti scolastici, che hanno espresso curiosità e interesse per l’esperimento. Anche l’assessora comunale a Educazione e Istruzione Laura Galimberti ha fatto visita, sottoponendosi a un’intervista “particolare” e commentando così sul suo profilo Facebook: #Tuttifuoriperlascuola vuol dire stare all’aperto, ma soprattutto appassionarsi e coinvolgere i più piccoli in nuove attività: letture, giochi, danze.. Sono associazioni, scuole, famiglie una ampia comunità educante che si è ritrovata per coltivare il futuro #bravitutti e soprattutto la piccola Beatrice che faceva le interviste”.

I riscontri hanno soddisfatto le organizzatrici: “Stanno riconoscendo a noi associazioni questo ruolo importante” commenta a nome di “Via dolce via” Francesca Rendano.

Il progetto, che ha già partecipato a un bando del Municipio 9, andrà ora avanti. La strategia è chiara: creare un’alleanza tra scuola, quartiere, famiglie e associazioni. Le radici sono piantate in quest’area di Milano da cui provengono tutte le realtà coinvolte, ma gli ampliamenti sono possibili in ogni direzione. C’è già a livello embrionale un rapporto col Politecnico, interessato “ad approfondire l’interazione tra soggetti e luoghi, per migliorare le pratiche da proporre” perché per un progetto come questo lo studio sull’utilizzo degli spazi è fondamentale. A proposito: fare didattica al parco è bellissimo a giugno e a settembre ma poi, col finire della bella stagione? #tuttifuoriperlascuola lavora sulla possibilità che la “scuola all’aperto”, compatibilmente con le condizioni climatiche, si svolga per tutto l’anno. Proprio per questo, archiviato con soddisfazione questo “numero zero” di giugno, si stanno già cominciando a mettere in cantiere i “primi” quattro appuntamenti, uno per stagione. Si comincia a settembre.

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