Dopo l'episodio sconcertante di puro vandalismo compiuto da sconsiderati alla Cappelletta degli Appestati di via Moneta, alle spalle del Parco di Villa Litta, ABC è riuscito a ottenere, il progetto di recupero strutturale, architettonico (forme) e ambientale della piccola edicola votiva (la Cappelletta) che la volontà popolare volle erigere per ricordare le tantissime vittime morte atrocemente per via della peste, la terribile epidemia che si scatenò nel Nord Italia tra il 1630 e il 1631, decimando la popolazione e imperversando con particolare aggressività nella nostra Milano, tra le più popolose della regione.
L'epidemia si propagò facilmente anche grazie allo stato di estrema povertà e privazione in cui il popolo si trovava dopo anni di tragica carestia e altresì vittima di soprusi e saccheggi ad opera di truppe straniere (Spagna e Francia), che si combattevano per la conquista di Mantova.
Di questa assurda situazione (nota alle nostre istituzioni locali, grazie anche ad una interpellanza presentata dal consigliere Pasquale Gesmundo dell'ex Consiglio di Zona 9, giunta Uguccioni), nella quale si trova questa microscopica testimonianza di un evento così tragico, anni addietro ABC ne aveva tratto un servizio, con la collaborazione storica di Luigi Ripamonti, nostro collaboratore di redazione.
Ora per la legge millenaria del «chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati» il vicolo è stato chiuso da uno sbarramento provvisorio fatto di legno, lamiere e telo cerato, lo stesso telo che è stato messo sulla copertura per almeno proteggere il tutto dalle intemperie e non peggiorare così le condizioni di ripristino e restauro. Dalla Redazione di ABC, vista l'urgenza, erano partite quattro lettere inviate a tre assessorati comunali, quello di Maran (Urbanistica, Verde e Agricoltura), quello di Granelli (Mobilità e Ambiente) e per conoscenza a Del Corno (Cultura, con l'intenzione di coinvolgere quest'ultimo in futuro, al momento del restauro dell'affresco) e infine informando il presidente del Municipio 9, Giuseppe Lardieri, e la sua Giunta. Tanti lettori e amministratori locali avranno già potuto seguire attraverso Facebook (Licio Santini) la vicenda e come un primo e immediato interessamento è stato quello dell'assessore Marco Granelli che faceva materializzare un intervento tampone.
L'assessore Maran, per competenza diretta sull'intervento risolutivo, rispondeva punto per punto alla nostra lettera, tramite la dott.ssa Giulia Cusumano del suo Ufficio Stampa, prendendo precisi impegni e fornendoci più larghe informazioni, che riportiamo qui di seguito in ampio stralcio come impegno davanti a tutti i nostri lettori.
ÇL'intervento di riqualificazione della Cappella degli Appestati all'interno del Parco di Villa Litta rientra tra gli obblighi dell'attuatore del PII Moneta (art. 8.3 della Convenzione del PII firmata nel 2014): si tratta di intervento non a scomputo oneri, consistente in «risanamento delle facciate e rifacimento della copertura», per un importo di spesa indicativo di € 20.000,00. L'intervento è compreso nel titolo relativo all'ampliamento del parco di Villa Litta il cui titolo è stato rilasciato a dicembre 2019. Quanto ai tempi, si può stimare che entro 4-5 mesi si concluda l'affidamento degli interventi con la contrattualizzazione dell'appalto; durante la primavera-inizio estate, quindi, si potrà effettuare l'intervento sulla Cappella.
Alla luce degli atti di vandalismo recenti (non sono per fortuna risultati da sopralluogo particolari naturali deterioramenti rispetto agli anni precedenti) il Comune ha altresì chiesto all'operatore (firmatario della Convenzione del PII) di valutare anche la fattibilità di un primo intervento, almeno di messa in sicurezza, nel breve termine, che ha avuto esito positivo.
L'operatore procederà quindi con alcune opere di messa in sicurezza in attesa delle prossime opere di riqualificazione e ripristino dell'intero complesso. Suddette lavorazioni consistono in: consolidamento recinzione su fronte; rimozione inferriata di ingresso con accantonamento all'interno della Cappellina; tamponamento dell'ingresso con lastra fissata a muratura esistente; posa su copertura di telo a rete risvoltato sotto gronda per proteggere eventuali distacchi.
Questa puntuale comunicazione dell'assessore Maran e i messaggi facebook di Granelli ci hanno indotto, come cronisti, ad andare più a fondo e a chiedere la prova provata di quanto dichiarato e descritto e se esistesse un progetto grafico esplicativo dell'intervento di recupero e restauro. Ricevutone risposta affermativa abbiamo fatto richiesta di farci pervenire una copia del progetto per informare in modo esaustivo i nostri lettori.
Poche ore dopo da parte di Marco Granelli giungeva in redazione via mail un articolato e curato elaborato che con dovizia di informazioni e soluzioni rispondeva a tutte le nostre richieste. Ringraziamo gli assessori del Comune di Milano Maran e Granelli per questa soddisfacente collaborazione, che ci permette in questa pagina di darne conto ai nostri concittadini lettori, con la possibilità in futuro di seguire da vicino l'andamento e la conclusione dei lavori previsti.