Dovrebbe approdare in settimana al Senato l’emendamento annunciato dal Movimento 5 Stelle per azzerare il Fondo per il Pluralismo e l’innovazione dell’informazione. Una “catastrofe” per gli editori cooperativi e quelli di piccole testate locali che se da un lato si tradurrà in una grave crisi occupazionale dall’altro produrrà una contrazione del diritto dei cittadini ad essere informati. Lidia Gattini, vice presidente di CulTurMedia, associazione che riunisce editori cooperativi e locali aderenti all’Alleanza delle cooperative italiane, dice che se “passasse questo maxi emendamento, essendo erogati i contributi a posteriori, diverse imprese si vedrebbero costrette a ridimensionare l’organico già dal primo gennaio o a chiudere proprio”. Per scongiurare un provvedimento che farebbe strame di imprese e del diritto dei cittadini ad essere informati, gli editori locali e cooperativi hanno inviato una lettera al presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, chiedendo al Governo “un ripensamento urgente”.
Il testo della lettera inviata al presidente Conte.
“Chiediamo al Presidente un ripensamento urgente del Governo rispetto ai tagli indiscriminati di risorse del Fondo per il Pluralismo e l’innovazione dell’informazione. I tagli sono previsti in un emendamento all’interno della Legge di Bilancio in discussione e approvazione al Senato. I tagli annunciati avranno effetto dal 2019, con ripercussioni pesantissime su diversi giornali cooperativi e delle altre realtà no profit, e su tutto l’indotto. Crediamo che il Governo e lo Stato debbano invece essere parte attiva e vigile per la promozione e la tutela del fondamentale diritto ad un informazione plurale, in coerenza con l’art.21 della Costituzione, e non mortificare il pluralismo con tagli così pesanti e repentini.
Chiediamo dunque che venga ritirato l’emendamento riferito ai tagli all’editoria e che venga avviato con urgenza un Tavolo di confronto con tutte le categorie impegnate nella filiera editoriale dell’informazione per ricercare, a partire dalla Legislazione attuale, ogni possibile miglioramento sul terreno del rigore, della trasparenza e dell’’innovazione.
Confidiamo nell’impegno del Presidente del Consiglio di rinviare i tempi di applicazione di ipotesi di tagli dei Fondi al 2020 per creare le condizioni rapide per un confronto serrato sul merito dei cambiamenti da proporre alla attuale Legge che potrebbe vederci tutti, parte pubblica, cooperative, privati, impegnati per costruire nel 2019 soluzioni adeguate ed innovative di sostegno all’intera filiera editoriale. Siamo per un sostegno al pluralismo chiaro e trasparente, ma occorre un lavoro serio e di insieme per evitare conseguenze disastrose sul settore”.