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Mette radici l’iniziativa sostenuta dal Consiglio comunale milanese
“BullisNO” un anno dopo: da Milano all’Italia
Federico Russo | 10 febbraio 2021

“BullisNO” un anno dopo. Non è una serie tv, è un percorso di (auto)educazione che in questi dodici mesi, nonostante la pandemia, è riuscito a progredire mettendo radici in ben dieci regioni italiane. Era il 7 febbraio (Giornata nazionale contro il bullismo) del 2020, ci si poteva ancora vedere in presenza e a Palazzo Marino Il “Consiglio Intermunicipale dei ragazzi e delle ragazze della città di Milano”, composto da 50 rappresentanti di 11 scuole cittadine, presentò e consegnò al sindaco il “Manifesto Nazionale BullisNO”. Parliamo di un progetto di FARE x BENE ETS e OVS che si propone da anni di coinvolgere scuole, famiglie e ragazzi su un tema problematico che riguarda i più giovani. Aspetto qualificante del progetto è rendere protagonisti i ragazzi facendo di loro dei “peer educator”, cioè educatori alla pari. Studenti che vengono formati, durante gli incontri che la onlus FARE x BENE tiene da anni nelle scuole, per acquisire tutti gli strumenti, anche legislativi, per essere di supporto ai compagni.
Un anno dopo, il 10 febbraio, un nuovo incontro necessariamente online ha raccontato i progressi del progetto dando voce ai peer educator delle scuole di tutta Italia, per confrontarsi su come prevenire atti di bullismo, come poterne uscire, come farsi aiutare. «Prima eravamo concentrati solo su Milano, ora il progetto è germogliato in tutto il Paese» ha commentato durante i saluti iniziali la vicepresidente del Consiglio comunale Beatrice Uguccioni. Da Pistoia a Isernia, da Palermo a Vicenza, molti istituti scolastici hanno infatti intrapreso questo percorso.
Le ragazze e i ragazzi protagonisti hanno raccontato la loro esperienza: chi, come Fabrizio, è stato “costretto” dall’emarginazione subita a fare analisi su se stesso, traendone la forza che poi si è rivelata necessaria per fare il “coming out” che ha cambiato la sua vita; chi, come Brian o Chiara, non era stato vittima di bullismo, ma parlando con i formatori di FARE x BENE ha deciso di impegnarsi in questa battaglia e adesso sente di averne guadagnato anche in capacità di socializzare.
I temi affrontati sono quelli su cui da sempre si concentra l’attenzione: i genitori, con i quali non sempre è facile aprirsi perché l’adolescente che subisce violenza tende a pensare che “potrebbero solo peggiorare la situazione”; il ruolo dei social, che possono amplificare il problema ma anche la soluzione (i “peer educator” sempre più spesso utilizzano Tik Tok per diffondere il loro messaggio). “BullisNO” peraltro comincia anche ad avere i suoi segni distintivi anche dal punto di vista della comunicazione: dalla scelta del colore blu (che i protagonisti della giornata hanno declinato in vari modi, dalle felpe alle ciocche di capelli), agli slogan come  “Ridi con gli altri” (e non SUGLI altri).
All’incontro, dedicato anche alla Giornata Mondiale per la sicurezza in rete 2021 (9 febbraio) hanno preso parola anche Giusy Laganà e Riccardo Perdomi (segretaria generale e presidente di Fare x  Bene), Vania Rinaldi (OVS), Mario Maestri (Ufficio Scolastico Regionale) e Annalisa Monfreda (giornalista, scrittrice e direttrice di Donna Moderna).

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