Un profilo Instagram, gestito dagli stessi ragazzi, per parlare di bullismo ed eventualmente accogliere testimonianze. Un referente per ogni istituto. La creazione di un circolo per permettere alle vittime di questa violenza di incontrarsi e condividere la propria esperienza.
Sono state queste le prime proposte in assoluto di cui il 16 dicembre ha discusso il Consiglio Intermunicipale dei ragazzi e delle ragazze della Città di Milano, creato da “BullisNO – Chi Bulla Perde”. Le hanno avanzate i rappresentanti dell’Istituto Giulio Natta e hanno avuto il consenso generale di tutta l’assemblea, come poi è accaduto per le altre proposte successive.
Si è svolta online, e non poteva essere altrimenti, questa prima seduta del Consiglio Intermunicipale che inizialmente avrebbe dovuto tenersi a Palazzo Marino, nella stessa sede in cui lo scorso febbraio, appena un attimo prima di entrare nell’era Covid, gli stessi giovani avevano presentato il “Manifesto Nazionale Bullis-NO”. Bisogna intanto specificare che questo Consiglio è composto da 50 rappresentanti di 11 scuole cittadine che hanno aderito all’iniziativa. Il ruolo che ricoprono questi 50 studenti è particolare: sono dei “peer educator”, cioè educatori alla pari. Studenti che vengono formati per acquisire tutti gli strumenti, anche legislativi, necessari per sensibilizzare i compagni ed essere loro di supporto. A occuparsi della formazione è la onlus FARE x BENE, la stessa che assieme a OVS ha creato il già citato progetto nazionale “BullisNO”.
Giusy Laganà, che di FARE x BENE è segretaria generale, ha introdotto e moderato i lavori del Consiglio, visibili per tutti sul canale YouTube della onlus. A seguire hanno preso la parola i rappresentanti delle istituzioni coinvolte: il presidente del Consiglio Comunale Lamberto Bertolé, la vicepresidente Beatrice Uguccioni (principale sostenitrice dell’iniziativa), la presidente della Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili Diana De Marchi e l’assessora a Educazione e Istruzione Laura Galimberti.
Poi via libera al dibattito, con studenti e studentesse (tra gli altri istituti coinvolti citiamo Lagrange, Tito Livio e Vittorio Veneto) impegnati nel presentare proposte al Comune di Milano e al suo Consiglio Comunale e nel parlare di violenza di genere, bullismo, cyberbullismo. Una discussione ampia, che ha preso spunto anche da casi di attualità (il “body shaming” che ha colpito diverse attrici e modelle) per riflettere sulle tante forme di aggressività che possono – anche inconsciamente – rendere la vita difficile agli altri, soprattutto nell’età della crescita.
“Ci sono progetti che vorresti non finissero mai – ha commentato Giusy Laganà - dei quali sei fiero e onorato di fare parte. BullisNO è uno di questi e la formazione dei Peer Educator di questi 2 anni è stata una delle sorprese più entusiasmanti di sempre”.
Un progetto nato per sensibilizzare gli studenti e ascoltare le loro proposte
“BullisNO”: il Consiglio dei ragazzi contro la violenza
Federico Russo | 16 dicembre 2020
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