#NonSolo25, perché il tema della violenza di genere non va certo affrontato per un solo giorno. L’iniziativa, promossa dalla presidenza del Consiglio comunale di Milano, prende il nome da una data simbolo che sta per avvicinarsi: il 25 novembre, Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. La data è stata designata dalle Nazioni Unite per ricordare Patria, Minerva e Maria Teresa, le 3 sorelle Mirabal che furono trucidate nel 1960 per essersi opposte al regime allora al potere nella Repubblica Dominicana.
L’incontro, originariamente previsto presso la Sala Alessi del municipio milanese, è stato “dirottato” dall’emergenza Covid sul canale YouTube di FARE x BENE Onlus, associazione non profit che sostiene progetti contro ogni forma di violenza e discriminazione di genere. Giusy Laganà, segretaria generale dell’associazione, ha dialogato con gli ospiti, in particolare insegnanti e studenti coinvolti nei progetti presentati. Il Consiglio comunale milanese è stato rappresentato dal presidente Lamberto Bertolé, dalla vicepresidente Beatrice Uguccioni e dalla presidente della Commissione Pari Opportunità Diana De Marchi.
“La questione femminile – ha detto Bertolé – è soprattutto una questione maschile, perché molti crimini contro le donne sono compiuti da uomini. È una questione che ci riguarda tutti, ed è una questione di potere. Il femminicidio non è un “raptus”, come a volta viene raccontato dai media. Ha a che fare con il possesso”.
Come detto, grande risalto è stato dato alle testimonianze di studentesse e studenti coinvolti da FARE x BENE e dai loro istituti in una serie di azioni di sensibilizzazione contro stereotipi e discriminazioni (da segnalare il progetto “Libera Persefone” che vede protagonista il Liceo classico Tito Livio di Milano).
“Ringrazio le ragazze e i ragazzi – ha commentato nel suo intervento Beatrice Uguccioni – per come hanno lavorato insieme. Questo cambio di paradigma è importante. Gli uomini devono imparare a rispettare la libertà delle donne”.
La seconda parte della giornata ha visto la testimonianza di Valentina Pitzalis, donna sopravvissuta (con gravi danni fisici) a un tentativo di femminicidio nel 2011. Introdotta dalla criminologa Roberta Bruzzone, Pitzalis ha raccontato la tragedia che la ha colpita e che ha avuto conseguenze anche negli anni a venire: l’ex marito morì nel rogo che lui stesso provocò per ucciderla, e solo recentemente la donna è stata scagionata dall’accusa di omicidio volontario scaturite dalle denunce della famiglia dell’uomo. “Mi sento un monito, non un esempio” ha detto Valentina, riconoscendo con ciò l’errore di avere sottovalutato tutti i segnali violenti che l’ex marito le aveva mandato prima della tragedia. “Sei convinta che lui ti ami ancora, perciò non reagisci. Giustifichi, ti annulli sperando che serva. E invece no, non serve. Perciò voi, di fronte a una situazione del genere – ha concluso rivolgendosi alle ragazze – fuggite a gambe levate”.
Oltretutto ora c’è un aiuto in più: il numero gratuito 1522, attivo h24.
Iniziativa del Consiglio comunale di Milano in vista della Giornata Internazionale del 25 novembre
“Non solo 25” per combattere ogni giorno la violenza contro le donne
Federico Russo | 18 novembre 2020
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