La RSD di Bresso, residenza sanitaria per disabili, gestita dalla cooperativa "Codess sociale" sotto il controllo del Comune di Bresso, è rimasta senza corrente per più di 5 ore, dalle ore 13 alle ore 18 di sabato 8 settembre 2018, per un intervento dicesi programmato sulla linea elettrica esterna, che porta corrente ad alcune utenze bressesi compresa la suddetta struttura ospedaliera. All’interno della struttura sono ospitati utenti con diverse problematiche sanitarie, la maggior parte non autosufficenti e non deambulanti, quindi stabilmente su carrozzina nelle ore diurne. Essi sono alloggiati nelle camere della struttura costruita con due piani fuori terra: per lo spostamento degli utenti in carrozzina dal piano superiore a quello di terra gli operatori sanitari devono necessariamente utilizzare gli ascensori, non essendoci altri percorsi rotabili percorribili.
Il Comune di Bresso, comunque, sembra proprio che fosse informato dell’intervento sulla linea elettrica, ma sembra, diciamo sembra ma non può essere che così, che non si sia minimamente preoccupato di verificare se i gestori della RSD (si tratta pur sempre di un presidio sanitario) avessero in dotazione un gruppo elettrogeno di potenza sufficiente ad alimentare, almeno a funzioni separate (un po’ gli ascensori, poi i forni, poi altre utenze a medio consumo, ecc.), le varie apparecchiature, oppure se il gestore avesse provveduto a portare al piano più basso tutti i pazienti prima dell’inizio del black out.
No, niente di tutto questo e nessuno, tra chi aveva il dovere di intraprendere delle azioni, si preoccupato di gestire alcunché seguendo come operare correttamente in presenza di una struttura sanitaria. Inutile chiamare il Comune di Bresso: è sabato, sono le ore 17.45 e quindi non c’è nessuno. Allora forse è meglio che tali lavori siano fatti in una giornata diversa dal sabato? O forse ci saremmo aspettati che a controllare ci fosse la figura almeno di un assessore? Sicuramente una cattiva gestione.