BARI - Dalla città si alza forte un grido di Pace. Dopo due ore di dialogo a porte chiuse, Papa Francesco arriva sul sagrato della Basilica attorniato dai 22 patriarchi delle Chiese Cristiane del Medio Oriente e pronuncia parole durissime. È l’unico a prendere la parola e lo fa a nome di tutti. Una condanna unanime dei conflitti che attanagliano il Medio Oriente e delle politiche economiche mondiali.
“La guerra è la piaga che tragicamente assale quest’amata regione. Ne è vittima soprattutto la povera gente. Pensiamo alla martoriata Siria. La guerra è figlia del potere e della povertà. Si sconfigge rinunciando alle logiche di supremazia e sradicando la miseria”.
Le potenze mondiali impegnate nella vendita di armi hanno “grandissime responsabilità”. Francesco evidenzia le ipocrisie dell’Occidente. “Chi detiene il potere si ponga finalmente e decisamente al vero servizio della pace e non dei propri interessi. Basta ai tornaconti di pochi sulla pelle di molti! Basta alle occupazioni di terre che lacerano i popoli! Basta al prevalere delle verità di parte sulle speranze della gente! Basta usare il Medio Oriente per profitti estranei al Medio Oriente!”
Una serie d’ imperativi lanciati all’umanità che non lasciano spazio a fraintendimenti. Una condanna netta delle speculazioni economiche da parte delle potenze mondiali. “Basta alla sete di guadagno, che non guarda in faccia a nessuno pur di accaparrare giacimenti di gas e combustibili, senza ritegno per la casa comune e senza scrupoli sul fatto che il mercato dell’energia detti la legge della convivenza tra i popoli!”
Basta alle contrapposizioni che non lasciano lo spazio al dialogo. Lo sguardo va a Gerusalemme e al conflitto israelo-palestinese. Con estrema chiarezza i Padri della Chiesa ricorrono alle decisioni già prese dall’ONU nel non riconoscere Gerusalemme, capitale d’Israele. “Lo status quo esige di essere rispettato secondo quanto deliberato dalla Comunità internazionale e ripetutamente chiesto dalle comunità cristiane di Terra Santa. Solo una soluzione negoziata tra Israeliani e Palestinesi, fermamente voluta e favorita dalla Comunità delle nazioni, potrà condurre a una pace stabile e duratura, e garantire la coesistenza di due Stati per due popoli”, ha detto Bergoglio.
La speranza che “il Medio Oriente non sia più un arco di guerra teso tra i continenti, ma un’arca di pace accogliente per i popoli e le fedi” ricorda il legame di Francesco con don Tonino Bello. Speranza che ha “il volto dei bambini”. Il monito si trasforma in supplica. “L’umanità ascolti – vi prego – il grido dei bambini, la cui bocca proclama la gloria di Dio. È asciugando le loro lacrime che il mondo ritroverà la dignità. Su te sia pace, amato Medio Oriente”
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(Photo Piermarino Zippitelli)
Il Papa: “L’umanità ascolti il grido dei bambini"
A Bari, dopo due ore di dialogo a porte chiuse con 22 patriarchi, Bergoglio usa parole durissime. "Basta usare il Medio Oriente per profitti estranei al Medio Oriente"
Vito Mariella | 8 luglio 2018
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