La commozione destata in tutta la città dalla scomparsa di Luigi Tranquillino, nota figura della sinistra milanese, è trasversale come solo può accadere alle persone che hanno lasciato un profondo segno. I compagni di una vita lo ricordano come un esempio per le tante battaglie politiche e sociali portate avanti negli anni. Ma anche chi non ha condiviso il suo percorso rimpiange una persona ricca di passione e di competenza, capace di ascolto anche nelle situazioni conflittuali.
Tranquillino, 66 anni, ha perso la vita il 19 luglio mentre stava raggiungendo la Puglia per le vacanze. Un infarto gli ha fatto perdere il controllo dell’auto provocando l’urto violentissimo con un tir. Era con lui la compagna di una vita Nadia, che ha provato a rianimarlo.
«Luigi non è stato soltanto il motore e uno tra i fondatori della Casa Rossa e del Comitato Contro La Guerra Milano, organizzazioni che si sono spese in questi anni a sostegno dei diritti sociali e dell’emancipazione internazionale, ma un uomo che ha lottato tutta la vita e che è stato promotore di vertenze in difesa della sanità, della casa e dei diritti dei lavoratori, riuscendo a conseguire importanti vittorie», hanno scritto in un comunicato gli amici e i compagni con cui ha condiviso una serie di iniziative: la Casa Rossa, fondata a Precotto, il “Comitato Contro la Guerra Milano”, nato nel 2012 a seguito del conflitto siriano, il più recente “Comitato per la liberazione di Julian Assange”.
Ma l’impegno di Tranquillino aveva radici più antiche: risalgono agli anni ’90 la nascita del “Comitato per la difesa della sanità pubblica” e al 2004 la sua elezione al Consiglio provinciale nelle file di Rifondazione Comunista. Era inoltre molto attivo nel Municipio 2, che lo ha visto consigliere di zona e dirigente della Sezione Anpi “Bassi Viganò”. All’associazione dei partigiani, pur in posizioni talvolta critiche, è sempre rimasto profondamente legato. Il presidente di Anpi Provinciale Milano Roberto Cenati ha commentato così la triste notizia: «Era una persona estremamente intelligente, che ricorderemo sempre per il suo profondo legame con la nostra Associazione e per il suo contributo mai banale che sapeva apportare al nostro dibattito interno. Ci stringiamo con commozione e con affetto alla carissima sua compagna Nadia, sempre vicinissima a Luigi».
Anche noi come redazione di ABC (Tranquillino aveva in più di un’occasione collaborato con ABCJunior) ci uniamo al dolore della sua famiglia e di tutte le persone che lo hanno conosciuto e amato, e che porteranno avanti il suo esempio di impegno e di lotta nel modo da lui insegnato.