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Quartieri
Terminati i lavori di riqualificazione di uno storico luogo della Bovisa
La nuova piazza Schiavone tra verde, luci e... qualche ombra
Federico Russo | 5 maggio 2021

Le recinzioni sono ancora lì, a proteggere le aree verdi per lasciar attecchire l’erba. Ma in Piazza Schiavone è già possibile sedersi sulle nuove panchine e giocare nell’area per bambini, rinnovata e arricchita. Al termine di una lunga sessione di lavori, iniziati a settembre 2020, la Bovisa ritrova così la sua storica piazza. La riqualificazione è evidente: le aiuole sono state ampliate, con 16 nuovi alberi ad alto fusto che si aggiungono ai 24 già esistenti. Nella zona verde ora sono finalmente presenti delle panchine, prima posizionate solo sulla parte cementata, la meno godibile. Eliminate alcune strutture, come i muretti perimetrali e le scalinate, che limitavano la fruibilità dello spazio. Realizzata una nuova pavimentazione drenante. Infine, come detto, è stata ampliata l’area dedicata ai bambini.

«Milano torna a vivere all'aperto e ha sempre più bisogno di spazi pubblici di qualità» ha dichiarato l'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran, per il quale la valorizzazione delle piazze fa parte della visione della “città a 15 minuti”, quella cioè in cui tutti i servizi sono a disposizione dei cittadini a una distanza massima di un quarto d’ora in bicicletta o a piedi.

«Il progetto è stato portato avanti – sempre secondo Maran - collaborando costantemente con le associazioni di cittadini della Bovisa e il Municipio 9». In effetti questa riqualificazione nasce anche sotto lo stimolo di un comitato di quartiere, Bovisattiva, che tre anni fa realizzò un sondaggio su come migliorare la piazza a cui parteciparono più di 400 cittadini. Sono state recepite le indicazioni emerse da quella consultazione? In gran parte sì. Ma c’è spazio anche per alcune osservazioni. «Indubbiamente la piazza ora è migliorata - premette il presidente di Bovisattiva Michele Polito - ma ci sono delle cose che non ci convincono. Il vialetto centrale che da via De Capitani va verso l’area verde termina con tre scalini, peraltro poco visibili. Può essere pericoloso per un anziano o un genitore col carrozzino. Ci sembra una scelta in contrasto con la tanto sbandierata accessibilità». Avevate segnalato il problema? «Sì. I progettisti ci avevano promesso che avrebbero preso la cosa in considerazione. Altro tema: bella la ristrutturazione della fontana, ma non si capisce più l’utilità della vasca ai suoi piedi, spesso ridotta a raccolta di acqua sporca e immondizia. Non si poteva coprire, magari con un piccolo palco per le esibizioni di piazza?».
Altri due elementi suscitano perplessità: «Il primo riguarda la “Casa delle acque” che avevamo richiesto. Il Comune l’aveva promessa, ma non vediamo ancora gli attacchi. Infine – conclude Polito – i nuovi giochi nell’area per bambini sono belli, moderni (“inclusivi” è la definizione scelta dal Comune, ndr), ma contengono una pedana che sembra un po' rumorosa, quando ci si va a saltare. Potrebbe essere un problema per le case che si affacciano sulla piazza». Aspetto, quest’ultimo, che ci ricorda come le piazze, oltre che di verde e di fontane, vivano soprattutto della relazione con il mondo circostante.

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