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La promessa del ministro all'incontro con la Camera di Commercio
Di Maio a Milano: “L’IVA non aumenterà”
Federico Russo | 5 aprile 2019

La promessa ha fatto scattare il primo applauso della platea. Quando il ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio ha dichiarato solennemente “voglio rassicurare tutto il mondo imprenditoriale che l’IVA non aumenterà” la platea di iscritti alla Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi non ha nascosto il proprio apprezzamento. Il contesto è l’incontro “L’Italia che funziona” organizzato oggi dalla stessa Camera di Commercio. Presenti per il governo, oltre a Di Maio, anche il sottosegretario agli Affari Esteri Manlio Di Stefano.
L’auspicio che l’imposta non venisse aumentata era stato espresso in apertura di incontro dal presidente dell’ente camerale Carlo Sangalli, insieme a quello di “fare sistema” tra istituzioni e imprese per portare a casa le Olimpiadi invernali 2026. Di Maio nel suo intervento è partito dal tema export, reso più complicato da un contesto segnato dal rallentamento della crescita tedesca e dalla “guerra dei dazi” Usa-Cina. Il 2,7% di export di gennaio è un dato migliorabile ma solo “aprendoci ai mercati che vogliono comprare italiano”, dunque non solo a quelli già consolidati.
Sul fronte interno, oltre al tema IVA, il ministro allo Sviluppo Economico ha annunciato la novità di un “Fondo nazionale per l’innovazione” che metterà a disposizione 2 miliardi di euro (equamente suddivisi tra fondi pubblici e privati) per sostenere le start up innovative, ed evitare che le migliori debbano fuggire all’estero per vedersi finanziate e valorizzate. Per quanto riguarda il “decreto crescita” varato ieri, Di Maio ha segnalato agli imprenditori presenti due aspetti decisivi: la reintroduzione del superammortamento (“per migliorare la capacità di investimento delle aziende”) e la detraibilità al 60% (per arrivare gradualmente al 100%) dell’IMU sui beni strumentali (“una tassa odiosa”).
Cenno finale sullo “sblocca cantieri” altro tema su cui il ministro era stato pungolato in apertura da Sangalli. Qui la promessa fatta dal palco milanese è che tutti i cantieri che hanno subito rallentamenti per ragioni burocratiche possano venire sbloccati da un commissario creato ad hoc dal governo. Tasse, export e innovazione: questi, nelle parole del ministro Di Maio, i tre elementi fondamentali “per non rassegnarsi alla crescita zero”.

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