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Cultura
Dal 1 giugno al 14 luglio il festival di Olinda al “Paolo Pini”
“Da vicino nessuno è normale” verso la libertà
Federico Russo | 22 maggio 2021

«Per le persone è importante ritrovarsi negli ambiti culturali, uscire da una condizione che ci ha visto a lungo solo come consumatori».
Per parlare della 25ma edizione di “Da vicino nessuno è normale” la direttrice artistica Rosita Volani parte da qui, dal tornare a poter essere spettatori e fruitori di cultura, dopo un’emergenza sanitaria che ci ha obbligato per lungo tempo a poter uscire di casa solo per soddisfare dei bisogni primari. Lo storico festival di Olinda onlus torna all’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini dal 1 giugno al 14 luglio e deve ancora fare i conti con la pandemia, seppure in maniera più attenuata rispetto allo scorso anno. Se nel 2020 era stato necessario dimezzare la durata totale, ora si torna al canonico mese e mezzo. Anche per l’allestimento degli spettacoli c’è maggiore libertà. Ma ci sarà comunque lo spirito di questo tempo, anche perché il “parlare dell’oggi” appartiene da sempre alla vocazione di questo festival.
«Tutti gli spettacoli in programma sono nati in questo periodo e hanno quindi attraversato con noi la pandemia. Non ci sono mai riferimenti espliciti ma tutto, anche in forma di metafora, rimanda a ciò che abbiamo vissuto».

Due soltanto sono gli spettacoli che si terranno al chiuso, presso il “TeatroLaCucina”. Il primo, l’installazione “Dopo”, trasformerà il teatro in un labirinto in cui potranno entrare tre spettatori ogni 10 minuti. Tema: la relazione tra rottura e riparazione. Il secondo, “Un peep show per Cenerentola”, è una creazione di teatro-danza, pensata appositamente per quel luogo, a cui si potrà assistere da cabine singole.

Tutto il resto del festival si svolgerà all’aperto, nella grande area del parco. Le regole dell’anno scorso prevedevano un massimo di due persone sul palco, quest’anno ci sarà spazio per allestimenti più complessi. Più libertà anche per il numero di spettatori, che potrà arrivare a un massimo di 100-120 (fondamentale, a tal proposito, l’obbligatorietà della prenotazione online sul sito di Olinda).  
L’emergenza non ancora conclusa costringe ancora a navigare a vista, ma in fondo anche questo fa parte dello spirito di “Da vicino nessuno è normale”: «Cominciamo a intravvedere il futuro - commenta Volani - e ne siamo felici. Il grande spazio del parco è il luogo perfetto per i nostri spettacoli, perché è un luogo che ispira serenità e concentrazione. Lo stato d’animo giusto per ogni spettatore». La rassegna si chiuderà il 13 e 14 luglio con “The Mountain” di Agrupaciòn Senor Serrano, compagnia catalana di livello internazionale che sarà reduce dalla Biennale di Venezia.

Qui il programma completo. Come sempre sarà disponibile il ristorante-pizzeria Jodok, con tavoli distanziati e immersi nel verde.

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