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Cultura
Il tema al centro di un dibattito a Palazzo Marino
Cultura e turismo a braccetto? A Milano si può
Federico Russo | 5 aprile 2019

Turismo e cultura: un binomio che a Milano funziona. Lo dicono i dati, che mostrano una crescita costante dei turisti in città: +10,2% nel 2017, +9,8% nel 2018. Ma quanto incide in questa crescita la proposta culturale? È il tema di cui si è discusso mercoledì 20 marzo nella Sala Alessi di Palazzo Marino, nell’incontro “Turismo e cultura driver di attrattività a Milano” organizzato dalla presidenza del Consiglio Comunale. Beatrice Uguccioni e Lamberto Bertolé - rispettivamente vicepresidente e presidente dell’assise cittadina - hanno introdotto il tema, lasciando poi la parola a due esponenti della giunta, Filippo Del Corno e Roberta Guaineri, e a due docenti dell’Università Iulm, Manuela De Carlo e Guido Ferilli.
Filippo Del Corno, assessore alla Cultura, ha rivendicato il successo di alcune strategie attuate in questi anni. Innanzitutto la valorizzazione del patrimonio artistico: nell’immaginario collettivo, Milano è raramente associata alle sue opere d’arte. Con il programma “Icone” è stato possibile durante il 2015 promuovere sei capolavori cittadini, uno per ogni mese dell’Expo. Altro elemento di successo i formati innovativi di proposta culturale. I vari festival, accompagnati dalle sigle “week” o “city”, hanno coinvolto l’intero spazio urbano e sviluppato un nuovo desiderio di conoscere la città.
Roberta Guaineri, assessora al Turismo, ha delineato un obiettivo: convincere il turista a prolungare il proprio soggiorno (oggi la media è di una notte). Un traguardo da raggiungere anche attraverso la politica degli “affitti brevi” che ha già visto il Comune, primo in Italia, stringere accordi con Airbnb per regolamentare un settore destinato altrimenti a essere dominato dal sommerso.
La parola è andata poi ai due studiosi dello Iulm, Manuela De Carlo (ordinario di Economia Aziendale e direttrice master in Hospitality and tourism management) e Guido Ferilli (ricercatore senior del Dipartimento Studi Umanistici). L’analisi è partita dai risultati estremamente positivi nel confronto 2007/2017: presenze +64%, strutture +8%, camere +5%. Un altro confronto, quello con gli standard europei, evidenzia come Milano abbia seguito un modello vincente: quello di città attrattiva a 360°. Il turismo, che in altre grandi realtà rappresenta l’unica focalizzazione, è qui un potente driver che però si accompagna ad altri generi di offerta. Tra le criticità emerse restano dei picchi di bassa stagionalità in alcuni periodi dell’anno (mesi estivi e dicembre/gennaio).
Intanto anche quest’anno, grazie ai nove mesi di celebrazioni per il cinquecentenario della morte di Leonardo Da Vinci, Milano avrà una grande occasione di valorizzare la sua vocazione turistica. 
 

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