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Greta Thunberg, icona mondiale della lotta contro i cambiamenti climatici
La salvezza del Pianeta nelle mani dei giovani. A Terni centinaia di persone manifestano contro l'indifferenza del governo
Gaia Bongiovanni | 4 luglio 2019

Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile e i relativi 17 Obiettivi, articolati in 169 Target da raggiungere entro il 2030. 
Tutti i Paesi sono chiamati a contribuire allo sforzo di portare il mondo su un sentiero sostenibile, senza più distinzione tra Paesi sviluppati, emergenti e in via di sviluppo. 
Coinvolta in maniera particolare l’Italia e la città di Terni nel 13° obiettivo, quello riguardante l’attività di promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico. Un fenomeno conseguenza del riscaldamento globale, cioèdel l’incremento delle temperature medie della superficie della Terra non riconducibile a cause naturali e riscontrato a partire dall'inizio del XX secolo. L’allarme è particolarmente grave per il nostro Paese infatti, analizzando attentamente i dati delle temperature, l’Italia si sta scaldando più velocemente della media globale e di altre terre emerse del pianeta. Il nuovo record raggiunto nel 2014 è stato di +1.45°C rispetto al trentennio 1971-2000.
Questi dati sono l’ennesima conferma che i cambiamenti climatici non sono più un’ipotesi sul futuro, né sono una questione che riguarda solo il Polo Nord: riguarda l’Italia di oggi, con i frequenti nubifragi,  distruzioni, morti, danni all’agricoltura e non solo.
Perciò per limitare i danni futuri, oltre a politiche volte alla riduzione delle emissioni di gas serra, l’Italia ha urgente bisogno di mettere in atto strategie di adattamento rispetto alle conseguenze dei  cambiamenti del clima che sono già in corso, con una mobilitazione a tutti i livelli, dai cittadini alle municipalità, dalle regioni al governo nazionale.
Noi cittadini di Terni ci sentiamo chiamati in causa perché abbiamo una realtà molto preoccupante: questa città infatti si trova tra i 24 capoluoghi di Italia dove sono stati superati i limiti giornalieri previsti per le polveri sottili e l’ozono (35 giorni per il Pm10 e 25 per l’ozono).
Il contributo all’inquinamento di Terni e di tutta la Conca ternana è determinato da diverse interazioni tra sorgenti differenti: traffico, riscaldamento, industrie, inceneritori e dalle sue peculiarità geomorfologiche che ne peggiorano lo stato. Per questo i cittadini hanno partecipato attivamente alle manifestazioni lanciate dalla sedicenne svedese Greta Thunberg, che da mesi fa il suo sciopero ogni venerdì di fronte al Parlamento del suo Paese contro l’indifferenza dei governi rispetto a questo problema.
Il 15 marzo più di mille studenti ternani, come in altre città del mondo, sono scesi in piazza a protestare contro le istituzioni che non hanno mai rispettato veramente i trattati firmati per la salvaguardia dell’ambiente, avendo la consapevolezza che devono interessarsi in prima persona alle tematiche ambientali, e che il primo passo per il cambiamento vada fatto sul territorio. 
Considerate le tante forme di inquinamento e le particolari condizioni climatiche che affliggono quest’area e che causano un tasso molto alto di tumori in età giovanile, l’attenzione degli studenti è molto importante  prima ancora di ogni provvedimento.
Appare necessario che ci sia la consapevolezza del problema. Bisogna lavorare anche nelle scuole per riportare in primo piano temi come quello dell’educazione civica che comprende anche il rispetto dell’ambiente per una presa di responsabilità da parte di tutti i cittadini, a cominciare da quelli più sensibili, che in genere sono proprio i giovani.

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