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Quartieri
Parla il nuovo “delegato all’antifascismo” del Municipio 9
La memoria, il presente, i giovani: intervista a Jonathan Chiesa
Federico Russo | 18 novembre 2021

«Sono molto contento, lo considero il riconoscimento di un lavoro sull’antifascismo fatto negli anni». Non nasconde la sua soddisfazione Jonathan Chiesa, 36 anni, artigiano per lavoro e attivista politico per passione, che dal 12 novembre ricopre il ruolo di delegato all'Antifascismo e all'attualizzazione della Memoria” presso il Municipio 9. È stata la neopresidente Anita Pirovano a creare questa nuova figura, per la quale la candidatura di Jonathan si è imposta in modo quasi naturale.  
«Sono nel direttivo ANPI – racconta – da molti anni e sono stato io (anche se non vorrei ingigantire i miei meriti!) l’ideatore del grande murale che dal 2014 celebra la storia antifascista del mio quartiere, Niguarda.  Sin dai tempi del liceo invitavo i partigiani a parlare nelle scuole, è stato grazie a queste iniziative che ho potuto conoscere figure come Giovanni Pesce e Onorina Brambilla. Ricordo che anche durante i viaggi in macchina mi raccontavano le loro storie, i piccoli e grandi aneddoti della Resistenza. I ragazzi di oggi purtroppo non avranno più queste opportunità, per questo è necessario lavorare sulla memoria».
Anche se, in realtà, non di sola memoria si tratta.
«Certo, c’è un lavoro da fare anche sul presente. Abbiamo visto come le forze neofasciste sono riuscite a infiltrarsi anche in movimenti come quello contro il Green Pass. Sappiamo che anche nelle scuole riescono a fare proseltismo in modo efficace: si presentano come rivoluzionari, antisistema. Io credo che questa cosa vada smascherata, per questo dobbiamo parlare con le nuove generazioni, compiere una “operazione verità”. Non possiamo far passare l’idea che il fascismo sia “un’opinione come un’altra”».

Per ora questa figura di “delegato all’antifascismo” è presente solo nel Municipio 9, ma l’iniziativa ha avuto eco altrove e ha ampie possibilità di espansione.
«Faremo incontri – prosegue Jonathan - con l’ANPI di tutti i Municipi per mettere in atto nuove iniziative. Inoltre a Niguarda c’è in piedi un progetto con il Teatro della Cooperativa, vogliamo usare anche l’arte per entrare nelle scuole».

Jonathan Chiesa è il “grande escluso” del nuovo Consiglio municipale: con i suoi 235 voti è stato uno dei candidati più votati, ma la sua lista, “Milano Unita”, è rimasta fuori dal Municipio 9 per una manciata di voti. Se la delusione collettiva resta, almeno quella personale si attutisce con il riconoscimento ricevuto. Di sicuro, idee ed energie non gli mancano. «Mi piacerebbe – conclude – avvicinare i più giovani anche alla ricerca storica su quella che è stata la lotta antifascista. Si potrebbe accompagnare questa idea alla realizzazione di nuovi murales sul territorio, per creare un vero e proprio percorso visivo. Penso all’esperienza sarda di Orgosolo, che potrebbe fare da riferimento. È possibile “ringiovanire” la parte attiva della ricerca? Sarebbe una bella sfida. D’altronde anche partigiani e gappisti erano spesso giovanissimi».

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